Carlo Braschi, classe 1959, Toscano, ingegnere, studia fotografia negli anni ’80 con l’Architetto Aldo Bacherini ed è un attento conoscitore della storia della fotografia.

Le sue foto fine art degli anni ’80, impreziosite da viraggi ai metalli nobili (oro, selenio, vanadio) sono state esposte in varie occasioni; l’ultima risale al 2017 nella mostra “Alternative forme di luce” tenuta con il patrocinio della Regione Toscana nella sede del consiglio regionale in via Cavour a Firenze. Le sue immagini immediate, create con pellicole Polaroid, sono state esposte per l’ultima volta nel 2009 alla mostra italiana che maggiormente ha riepilogato i successi della fotografia immeditata “La magia della Polaroid - gli Autori Italiani interpretano il Mito” al CIFA (Centro Italiano della Fotografia d’autore).
Carlo Braschi si dedica anche alla divulgazione della cultura fotografica, i suoi primi workshop riguardano le tecniche di viraggio delle stampe all’argento: nel libro d’artista La stampa ben intonata raccoglie una serie di formule di trattamento illustrate con una selezione delle sue stampe dell’inizio degli anni ’80.
Numerosi gli incontri incentrati sulla storia della fotografia e sui più importanti fotografi del ‘900 tenuti presso diversi foto club del Valdarno.
Nel 2018 diventa blogger per il dipartimento social della FIAF (Federazione Italiana degli Autori Fotografici) e pubblica brevi articoli anche sul mensile Foto.it, l’organo ufficiale della FIAF presentando alcuni proto-fotografi, attivi già pochi anni dopo la meravigliosa invenzione come Alphonse Bernoud. Nel 2019 è stato nominato ricercatore iconografico FIAF.