Autore:
Yuri Beverini

Titolo:
QUA , ADESSO

Materiale:
carta seppia

Descrizione:
Le due opere sono in realtà un progetto compiuto o se vogliamo un’unica opera " qua , adesso",  sono l'espressione della mia pressante esigenza di matericità , necessità di spazio fisico, una netta contrapposizione alla volatilità di una fotografia dominante figlia di pensieri altrettanto leggeri.  Sono ottenute per stampa a contatto. La tecnica di stampa è la carta seppia del buon vecchio Namias , i negativi sono lastre di vetro al collodio 40x50  che impressiono con un banco ottico auto costruito.                                    

Nota biografica:
Essere imperfetto creato per scherno nato a firenze il 4\9\76 , fotoamatore da sempre , anarchico da ancora prima , senza aver avuto una formazione scolastica in campo artistico mi sono avvalso di un  immaginario di derivazione prevalentemente letteraria . ho partecipato a mostre collettive ed allestito mostre personali. Sto attivamente partecipando a numerosi progetti. Un mio precedente progetto, " foto a manovella",  era incentrato sulla necessità di esprimere una serie di immagini appartenenti ad un passato che non ho necessariamente vissuto , tutte immagini ottenute da stampe a contatto di negativi al collodio.


Autore:
Davide Rossi

Titolo:
Amazzone Polesana

Materiale:
gelatina d'argento stampata a mano

Descrizione:
Fotogramma relativo ad una serie dedicata alla figura femminile contemporanea nell'ambiente polesano, come una tribù, i polesani vivono affrontando le dure sfide quotidiane in un ambiente naturale a volte ostile"

Nota biografica:
Fotografo professionista da oltre 20 anni, Davide Rossi è un instancabile sperimentatore sia delle nuove tecnologie che delle antiche tecniche ottocentesche di ripresa e stampa: collodio umido, carta salata, cianotipia, callitipia così come la stampa alla gomma bicromata. A differenza di altri artisti, Davide Rossi, non impiega queste tecniche per riprodurre immagini dall’aspetto antico, bensì per realizzare fotografie dal gusto assolutamente contemporaneo.
Davide Rossi ha al suo attivo 13 mostre personali e 9 collettive in Italia e all’estero, oltre a numerosi eventi in occasione di Festival della Fotografia. Un suo cianotipo intitolato “Plastic Lady è conservato a Stoccolma presso la sede di Alternative Photography per il progetto “showcase-a portfolio” che si occupa dell’educazione e della promozione dei processi della fotografia alternativa nel mondo.
sito web: www.atelierdellafotografia.it    "Il Branco Ottico.
Gruppo di sperimentazione fotografica a 360°, organizza EVENTI, WORKSHOPS & CORSI nel campo della Fotografia e all’insegna del divertimento.
sito web: www.brancoottico.fineartlabo.com


Autore:
Gabriele Chiesa

Titolo:
Esempi di confezionamento fotografico per dagherrotipia, ambrotipia, ferrotipia.

Descrizione:
Montaggi originali storici di tipo europeo e proposte di soluzione di montaggio per la presentazione di positivi fotografici contemporanei al collodio.

Nota biografica:
Gabriele Chiesa si occupa di studi e ricerche nell’ambito del linguaggio e della storia della fotografia. Si è laureato con una tesi su “Uso e funzione sociale dell’album di famiglia”. Autore di contributi relativi alle antiche tecniche fotografiche ed alla valorizzazione delle immagini d’epoca. Ha pubblicato “Dagherrotipia, Ambrotipia, Ferrotipia - Positivi unici e processi antichi nel ritratto fotografico” e “Come vedo l'immagine”. Fondatore di Gruppo Ricerca Immagine. Curatore culturale della Fondazione Negri. Docente ImageacAdemy e e PhD Seminars/Courses di fotografia Università degli Studi di Brescia.


Autore:
Sandro Bini

Titolo:
Childhood Places, Diana (foro stenopeico), negativo colore 6x6, c print   

Materiale:
carta fotografica

Descrizione:
Le nove fotografie mostrano Via dell’Olivuzzo e il Parco di Villa Strozzi che sono stati i principali scenari della mia infanzia nel Quartiere popolare di Monticelli, che dopo diversi anni di lontananza è tornato ad essere nuovamente, da qualche anno, il mio Quartiere. Forse anche per questo “ritorno”ho deciso di fotografare “la via di casa” e il parco dei giochi e delle mie prime avventure come mia geografia personale, e forse proprio per questo ho deciso di utilizzare una fotocamera giocattolo di oggi (una Diana) che con la sua visione onirica potesse tentare di colmare una incolmabile distanza. La mia “geografia privata” non si esaurisce certo con questi luoghi, ma è da qui ho iniziato a fissare bandierine rosse  sulla sua mappa e mi è sembrato quindi giusto da qui cominciare.

L’Archidiario è una selezione e un deposito,un abbecedario per parole e immagini.La sua logica è il recupero, il flusso, l’archelogia dello sguardo.Le immagini non hanno luogo e data ma vengono piu o meno da lontano.Ciò che guida è il presente, un sentimento di apertura e di erranza.Le parole sono nuove o provengono da cose scritte in passato.
Il suo senso potrebbe essere catartico, liberatorio. Ma ancora non lo sappiamo.

Nota biografica:
Fotografo, curatore, docente di fotografia, fondatore e Direttore Responsabile dell’Associazione Culturale Deaphoto di Firenze, mi occupo prevalentemente della docenza dei Corsi e dell’organizzazione delle attività progettuali didattiche ed espositive di Deaphoto. La mia ricerca fotografica è incentrata sopratutto sull’indagine delle relazioni fra l’uomo e il paesaggio contemporaneo e sulla dialettica critica fra percezione e fruizione dei luoghi, legata alla contestualizzazione della propria esperienza. Dal 2009 sono curatore del Personal Blog “Binitudini / Spazio di riflessioni visive teoriche e pratiche sul gesto fotografico contemporaneo”."    "Ultimamente sto sviluppando ""Archidiario"" un progetto web su piattaforma tumbrl che raccoglie un flusso testi e immagini provenienti dal mio archivio digitale (sandrobiniblog.tumblr.com) www.sandrobini.it


Autore:
Eleonora Pellegri

Titolo:
Emozioni Stenopeiche

Materiale:
Fotografia Stenopeica

Descrizione:
Stampa fotografica ai sali d'argento

Nota biografica:
Sono nata a  Sarzana (Sp) il 29/06/1967 e. risiedo a Castelnuovo Magra in provincia di La Spezia.
Appassionata di arte e fotografia utilizzo spesso fotocamere stenopeiche per raffigurare paesaggi solitari. Fotografo senza avere progetti particolari, non mi pongo alcun limite di genere o contenuto.
Mi piace usare vari mezzi di ripresa, dalla reflex alla semplice scatola di legno con foro stenopeico, e fissare immagini su diversi supporti; ho partecipato, nel 2014,  ad un contest dove si utilizzava una pellicola scaduta nel 1944 (http://www.iso400.it/index.php/contest-1944-15-x-10/)  e continuo con "l'avventura" del collodio umido.
Recentemente sono "capitata" nel magico mondo delle lumen. Una serie di immagini stenopeiche a rappresentare silenziosi paesaggi.


Autore:
Luciana Majoni

Titolo:
Morfeo

Materiale:
stampa Fine Art su carta cotone 100%    

Nota biografica:
Luciana Majoni, nativa di Cortina D’Ampezzo, vive e lavora a Firenze.
Appena arrivata a Firenze sul finire degli anni Sessanta per frequentare l’Accademia di Belle Arti, scopre il mezzo fotografico, come medium perfetto per dare forma alla sua volontà di creazione. La Majoni interpreta il suo essere fotografa come un modo per leggere la realtà regalando in ogni suo scatto una piccola emozione che non sbiadisce con il passare dl tempo, ma anzi rafforza la sua vena ispiratrice in virtù di una fattura priva di leziosismi. Per questo motivi, e per la sua capacità di captare aspetti di fragile bellezza nella quotidianità, la sua opera si offre a cogliere i più svariati soggetti da quello naturale, al ritratto, fino ad arrivare alla documentazione. Sono inoltre da ricordare le serie legate alla grande statuaria, dalle opere nate dalle indagini nei più importanti musei europei, alle serie dedicate al David e alle Pietà di Michelangelo, che non fanno altro che sottolineare la sua naturale inclinazione a intravedere il particolare che apre le porte dell’assoluto.
Tra le sue esposizioni più recenti si ricordano le collettive, David: un cittadino di Firenze e di …Marsiglia, testi di R. Alberotanza e F. Falletti, Istituto Italiano di Cultura di Marsiglia, Marsiglia, settembre/ottobre 2012; Les jardins de toscane, Istituto Italiano di Cultura di Marsiglia, Marsiglia, settembre/ottobre 2012; Osservazione della natura in stato di quiete, a cura di P. Bortolotti, Museo Marino Marini,  Firenze, settembre 2012, e la personale Le pietà di Michelangelo, a cura di F. Falletti e R. Alberotanza, Biblioteca dell’Istituto Italiano di Cultura di Lussemburgo, Luxembourg, ottobre/novembre 2010.
(Serena Trinchero)

Ultimo progetto: fotografie al gruppo scultoreo di Nicolò dell'Arca: il Compianto


Autore:
Carmen Romeo, Daniele Libero Campi Martucci

Titolo:
Blu d'Incanto

Materiale:
Cianotipia

Descrizione:
Sin dal primo progetto "Genova in blu", con il quale abbiamo pensato di riprendere l'antica tecnica di stampa della cianotipia, ci siamo lasciati ispirare dal profondo legame con la nostra città natale e dall'affascinante serie di teli blu cinquecenteschi raffiguranti le "Storie della Passione", considerati antenati del jeans, che il capoluogo ligure conserva nel suo prezioso Museo Diocesano. Ecco dunque nascere "Blu d'incanto" progetto nel quale la stampa con la tecnica della cianotipia su tela offre un richiamo ancora più diretto a questi tessuti adoperati per arricchire grandiosi apparati effimeri portati in processione durante le liturgie, mentre la retroilluminazione delle stampe ottenuta grazie ad apposite scatole luminose vuole incantare lo spettatore e introdurlo nello spazio che esse raffigurano.

Nota biografica:
Daniele Libero Campi Martucci , nato a Genova il 2 gennaio 1977, si avvicina alla fotografia durante gli anni dell’adolescenza. Alla costante ricerca di un “altrove” nel 2008 realizza la mostra “Crimen silentii - Fotografie dall’ex manicomio di Cogoleto”, mentre nei due anni successivi individua sul territorio genovese quei siti industriali dismessi più rappresentativi da un punto di vista storico-sociale. Tale studio sfocerà nel progetto “Percorsi industriali”, organizzato agli inizi del 2011 nell’ambito dell’evento “Archeologia industriale a Genova” organizzato da Italia Nostra. Nel 2013 termina il progetto “Epiphanies - A vision of life”, ideato e realizzato a quattro mani con la compagna Carmen Romeo, concepito come un flusso di visioni che traggono la propria forza espressiva dall’effimera materialità della composizione. Nello stesso anno viene inoltre ultimato il progetto “Genova in Blu” proposto nel Fuori Salone Nautico con il quale, sempre insieme alla sua compagna e impiegando l’antica tecnica della cianotipia, propone un itinerario nella città attraverso opere raffiguranti scorci singolari, esempi concreti della ricchezza e delle sfaccettature che la caratterizzano.  Sempre nel 2013 continua la sua ricerca nell’ambito dei luoghi in disuso partecipando alla ricerca europea “Totally Lost”, nonché alla collettiva “Lucida Follia” con fotografie testimonianti le dolorose tracce di vite spezzate ancora presenti nelle strutture manicomiali dismesse. Dal 2014 è membro del Gruppo Rodolfo Namias.

Carmen Romeo, nata il 7 novembre 1981 a Genova e laureata in Conservazione dei beni culturali presso l’Università degli Studi di Genova, attualmente è laureanda nel Corso di Laurea Magistrale in Storia dell’Arte e fin da adolescente unisce la passione per l’arte a quella per la fotografia. Unitamente al percorso di studio intrapreso, l’attività di volontariato svolta per il FAI e per altre associazioni culturali ha consolidato la conoscenza della propria città, sfociando nella partecipazione alle mostre “Genova Giorno & Notte” e “Saluti da Genova” con scatti che si proponevano di immortalare le suggestive aperture che Genova offre ad un occhio più attento. Tale ricerca è poi confluita nel più ampio “Genova in Blu” nell’ambito del Fuori Salone Nautico 2013 ed ospitata presso il museo di Palazzo Rosso, in collaborazione con il suo compagno Daniele Campi Martucci, dove il connubio tra la passione per la città natale e le tecniche di stampa antiche, quali la cianotipia, dà vita ad un corpus di immagini che invita a guardare Genova con occhi diversi. La sua ricerca fotografica improntata alla creatività sfocia nel progetto “Epiphanies - A vision of life”, sempre in collaborazione con il compagno, nella quale le suggestioni che provengono dal suo bagaglio culturale prendono vita grazie alla capacità di reinventare matericamente quanto ha nella memoria dello sguardo. Dal 2014 è membro del Gruppo Rodolfo Namias.


Autore:
Elisa Garrafa

Titolo:
L'ombra della luce

Materiale:
Stampe fotografiche alla "Carta Salata" su carta prodotta a mano a base di lino, canapa, abaca e cotone.

Descrizione:
La Luce In Fotografia E' La Tavolozza Dei Colori In Pittura. La luce in fotografia è manifestazione e testimonianza del movimento terrestre. Grazie alle sue infinite variazioni di intensità, (proporzionali all'angolo di incidenza tra la superficie della terra e il sole), la luce si traduce e manifesta in stampa con diverse tonalità di colore e altrettanto diverse soluzioni stilistiche.
L'obiettivo del nuovo progetto è quello di lavorare non più con la luce solare bensì con quella cinerea, riflessa del sole, ricercando e adottando nuove misure tecniche atte a sostenere e valorizzare i nuovi criteri di ricerca."

Nota biografica:
Dopo  il percorso artistico-umanistico iscrivendosi al Liceo Artistico Ripetta, indirizzo Figurativo, Roma, prosegue il percorso a livello universitario iscrivendosi all'Accademia di Belle Arti di Roma, laureandosi prima in Decorazione (diploma quadriennale), e successivamente al corso specialistico in Grafica  d' Arte.
Tra una laurea e l'altra ha conseguito il certificato in Decorazione parietale -Trompe l'oeil pressol' istituo S. Giacomo di Roma delle Arti e dei mestieri.
E' vincitrice di borse di studio Erasmus e di collaborazione e sostegno nelle attività didattiche di laboratorio nel campo della Grafica d' Arte presso l'Accademia di Roma.
Attualmente è ricercatrice e sperimentatrice del mondo della fotochimica moderna e dello sviluppo e promozione del proprio operato artistico-visivo che ha trovato espressione nel campo della fotografia.


Autore:
Cinzia Battagliola

Titolo:
Sul filo dei Sogni

Materiale:
Polaroid

Nota biografica:
Nata a Brescia nel '61 è appassionata di fotografia da più di vent'anni. Ha iniziato a fotografare per per immortalare momenti della memoria  stampando i negativi in camera oscura. Nel 2008 ha approfondito la conoscenza della Fotografia Istantanea iniziando un percorso di autoritratti in Polaroid che tutt'ora è in evoluzione, utilizzando varie tecniche di manipolazione anche con le nuove pellicole Impossible Projet. Dal 2007 collabora con le scuole di Brescia e provincia attraverso progetti  fotografici legati alle attività didattiche. Ha partecipato a numerose mostre in diverse città italiane tra cui: Venezia, Genova, Brescia, Bologna, Firenze. Nell'aprile del 2015 ha pubblicato il suo primo libro fotografico dal titolo: "Sul filo dei sogni". I miei progetti sono quasi sempre legati all'autoritratto utilizzando varie tecniche relative alla Fotografia Istantanea, alcune sono manipolazioni effettuale direttamente sulla pellicola, altre sono dei distacchi di emulsione (lift-off) trasferiti su cartoncino Fabriano 300 . Tutte le opere sono in originale unico.


Autore:
Davide Nesti

Titolo:
Uomo di spalleUOMO DI SPALLE
stampa in bianco e nero su carta fotografica tradizionale

Titolo:
Bosco 3
 stampa di grande formato su carta tradizionale b/n

Titolo:
Bosco 2
stampa su carta baritata bianco e nero

Titolo:
Mano
Stampa su carta fotografica tradizionale bianco e nero

Nota biografica:
Nato nel 1968, inizio a fare fotografia all'età di 30 anni (prima non avevo idea di cosa fosse). Mi appassiono immediatamente al bianco e nero e alla fotografia astratta. Durante gli anni ho perfezionato la tecnica di stampa in camera oscura e la tecnica antica del collodio umido. Progetto chiamato "Donne al lavoro", con il quale eseguo ritratti di donne e ragazze che fanno lavori considerati da uomo.


Autore:
Beppe Bolchi

Titolo:
Tricromie

Materiale:
Riprese separate con i filtri RGB

Descrizione:
Percepire Il Trascorrere Del Tempo Attraverso L'emozione Del Colore  - Tricromie = Triplice Realta’
Il Movimento, in fotografia, è stato e viene rappresentato utilizzando lunghi tempi di posa oppure la tecnologia stroboscopica che, però, non ci fanno percepire l’emozione del tempo che scorre.
Solo il Colore, la percezione del Colore, è emozione.
Ecco, il mio tentativo, la mia ricerca, è di sfruttare l’emozione dell’uno per far percepire quella dell’altro.
Tre scatti, in sequenza più o meno distanziata, in funzione del soggetto, della velocità del movimento, dell’interpretazione che desidero effettuare, dell’emozione che spero di suscitare.
Tre immagini, attraverso i tre filtri Rosso-Verde-Blu, da sovrapporre a registro, per combinare i colori originali sui soggetti fermi, immobili, e al contrario, per modulare tutta la gamma cromatica su ciò che si muove. Soprattutto, il desiderio di vedere, di guardare, di capire, di imparare, di trasmettere percezioni che i nostri sensi non riescono a definire, di offrire sensazioni che possiamo solo recepire con il cuore e sentire dentro di noi. Non di certo elaborazioni di fantasia, ma semplicemente somma di realtà, di ben tre realtà, a cui possiamo e dobbiamo credere. Il risultato offre la traccia dell’azione, del gesto, delle attività, che appare magicamente e visivamente viva, non più solo percezione, ma puro e semplice colore, spalmato, steso, disegnato dall’azione stessa, mirabile pennello che l’Autore può solo catturare, ma non gestire, che il Tempo, però, può evidenziare e tramandare, rendere evidente, stupendo i comuni mortali i cui occhi possono finalmente realizzare quello che normalmente si perdono per la velocità  (o la lentezza) e l’incapacità dovute ai limiti intrinseci della nostra fisiologia.

Nota biografica:
Appassionato di fotografia da quando aveva dodici anni, ha percorso tutte le esperienze fotografiche amatoriali, giungendo successivamente al professionismo.
Ha esposto al Museum of Fine Arts di Boston, a Milano, a Parigi e Arles in Francia, a Glasgow in Scozia, a Villajoiosa in Spagna, a Basilea in Svizzera, poi a Genova, Castellanza, Busto Arsizio, Savignano sul Rubicone, S.Felice sul Panaro, Nocera Inferiore, Senigallia, Tolmezzo e durante i più importanti eventi fotografici in Italia. Collabora regolarmente con importanti Scuole di Fotografia e Università, ha tenuto applauditi Workshop in Italia, a Parigi e Arles, Glasgow, Vienna, Belgrado e persino all’Università “Rangsit” di Bangkok. E’ docente del Dipartimento Attività Didattiche della FIAF e collabora attivamente alla realizzazione della Biennale della Fotografia Italiana.  Ha collaborato per vent’anni con Polaroid, verificando qualità e tecniche creative delle Pellicole a Sviluppo Immediato, di cui è il riconosciuto esperto e supporter, dedicando poi la sua esperienza alla rinascita delle nuove pellicole “Impossible”. Le sue ricerche lo hanno inoltre portato ad approfondire il linguaggio della Fotografia Stenopeica, diventandone ben presto punto di riferimento per appassionati e cultori. I suoi progetti sono sempre orientati alla ricerca, sia tecnica che espressiva, giungendo spesso a interpretazioni che hanno aperto nuove strade, quali le Prospettive Multiple, le Ciclopsie e i Ritratti Fluttuanti. I suoi temi preferiti sono Architettura, Paesaggio e Ritratti.
Le sue ricerche più recenti sono orientate all’uso emotivo del colore per dare la percezione del movimento e al Light Painting con l’utilizzo delle nuovissime tecnologie LED. Beppe Bolchi 348 726 7965 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


Autore:
Rino De Donatis, Marilena Del Coco – Fotomorgana

Titolo:
Le Déjeuner

Materiale:
Stampa e colorazione Fotomorgana- foto e progetto di Roberto Quagli.
Stampa ai sali d'argento,viraggio seppia, colorazione a mano.

Titolo:
Ritratto di Tiziano Terzani

Materiale:
Stampa  Fotomorgana, foto di Alberto Conti
Stampa baritata ai sali d'argento

Nota biografica:
Rino De Donatis nasce a Lecce il 6 giugno 1951. Nel 1978 si laurea in Architettura a Firenze, dove contemporaneamente scopre l'interesse per la fotografia. Successivamente ha collaborazioni di lavoro con il Comune di Firenze per la realizzazione di Corsi di Fotografia e Mostre Fotografiche, con il Gabinetto Vieusseux, con vari Istituti delle Facoltà di Architettura di Firenze e di Reggio Calabria.  Nel 1983 nasce Fotomorgana  con attività di studio fotografico e sviluppo e stampa professionale bianco-nero.
Negli anni l'attività si definisce sempre di più come servizio di sviluppo e stampa b/n di qualità per fotografi professionisti, nei campi della moda, pubblicità, architettura, editoria.
Dal 1992 inizia la collaborazione con  Marilena Del Coco, già compagna di vita, che si occupa del ritocco dei negativi e delle stampe fotografiche, e affina la tecnica della coloritura manuale a pennello delle stampe. Da questo momento cresce sempre più l'accuratezza artigianale nel trattamento del materiale bianco/nero, per soddisfare al massimo le diverse esigenze dei fotografi con i quali collabora alla realizzazione di mostre, campagne pubblicitarie, cataloghi e libri.  In quest'ottica, nello studio vengono affiancati  all'attività di camera oscura il montaggio a secco delle stampe fotografiche e la preparazione dei passepartout.
Di particolare rilievo da un punto di vista sia umano che professionale l'incontro con Tiziano Terzani per il quale sviluppa i negativi e realizza le stampe che l'autore utilizzerà per la pubblicazione di  Buonanotte, Signor Lenin (1992); e, in seguito, con David Lees e Fosco Maraini. Quest'ultimo lo riconosce come l'esclusivo stampatore del suo prezioso archivio di negativi, attualmente in custodia presso il Gabinetto Vieusseux.  Per l'allestimento della mostra Il Miramondo di Fosco Maraini, Fotomorgana, cura la stampa e il ritocco di 160 ingrandimenti bianco/nero, il montaggio in cornice e passepartout.  Nel 2002, in occasione dell'esposizione a Palermo de Il Miramondo, incontra Enzo Sellerio per il quale realizzerà le stampe per varie mostre ed eventi. Dall’anno accademico 2007/08 collabora con l’Accademia di Belle Arti di Bologna per l’insegnamento di Laboratorio di Camera Oscura nel Biennio Specialistico di Fotografia.  Nel febbraio 2014 la Camera di Commercio di Firenze, accogliendo   il parere espresso dalla Commissione Regionale per l’Artigianato della Toscana, gli attribuisce la qualifica di  MAESTRO ARTIGIANO TOSCANO. Dal 2012 é in corso un progetto formativo con Corsi di Camera Oscura, all'interno del laboratorio Fotomorgana, in risposta a una domanda sempre più pressante.


Autore:
Samuele Piccoli    

Titolo:
Stenopeika

Materiale:
fotografia grandissimo formato

Descrizione:
Con una camera di 2m x 2m x 2m è possibile scattare fotografie (o gigantografie) con 5/6 persone al suo interno.

Nota biografica:
Sono nato a Pistoia nel settembre del 1979 ed ho studiato presso l'istituto tecnico industriale dove ho conseguito il diploma di perito meccanico nel 1998, anno nel quale è nata anche la mia passione per fotografia che dopo circa dieci anni si è evoluta nella realizzazione di apparecchi a foro stenopeico e negli ultimi anni anche di fotocamere folding grande formato. "Chi è mai stato dentro una macchina fotografica?  Probabilmente in pochi, se escludiamo i fortunati che grazie ai nodi degli scuretti vedevano proiettate sulle pareti di camera i passanti, per tutti gli altri c'è la possibilità di vivere questa incredibile esperienza. La ""Home camera" nasce originariamente per scopi puramente didattici, ovvero far vedere il funzionamento di una camera stenopeica (e in definitiva di tutte le fotocamere), il progetto poi si è evoluto e così il foro è stato sostituito con una lente le la fotocamera diventerà uno strumento funzionante per portare la gente letteralmente DENTRO la fotografia.


Autore:
Lucia Baldini    

Titolo:
Eloisa 24ore

Materiale:
fotografia stenopeica   -   stampa digitale su vetro

Descrizione:
Il lavoro presentato fa parte di un progetto molto più ampio che si chiama: Spacetime Extensions (Study #1)  
https://luciabaldini.wordpress.com/2011/03/26/installazione-lucia-baldini-ongakuaw-spacetime-extensions-study-1-composite-sonic-installation/
Si tratta di una sperimentazione fotografica attraverso la macchina a foro stenopeico realizzando attraverso tempi di posa molto lunghi, in questo caso 24 ore. il lavoro originario si è mischiato con il lavoro dell'artista Ongakuaw.

Nota biografica:
Lucia Baldini racconta per immagini dagli anni ottanta. Inizia a collaborare con festival e compagnie di teatro, danza e musica, in particolare per oltre 12 anni con Carla Fracci. Da compagnie e musicisti argentini si lascia coinvolgere dalla cultura del tango che la porta a realizzare quattro libri. Dall’incontro con Carlo Mazzacurati ha iniziato a lavorare nel mondo del cinema.  Crea video-installazioni e sperimenta con supporti e materiali diversi. Ha esposto suoi lavori in Italia e all’estero e alcune opere fanno parte di collezioni pubbliche e private. Conduce seminari e laboratori sulla fotografia di scena. Da sempre porta avanti un suo progetto di ricerca legato all’onirico. Come fotografa ha costantemente il desiderio di sperimentare usando tecniche diverse; si muove anche nell'ambito delle installazioni e nel campo dell'editoria d'artista.


Autore:
Roberto Lavini

Titolo:
Zio

Materiale:
Bromolio su  carta

Descrizione:
Questo bromolio appartiene a una serie di ritratti dei miei familiari.

Nota biografica:
Roberto Lavini è nato a Salerno e si è laureato al Dams presso l'università di Bologna concentrando i suoi studi sulla Fotografia e la Graphic Design. Svolge l'attività di fotografo professionista e insieme a sua moglie Maria Rosaria Urano è co-fondatore di "Camera Creativa", centro di cultura e scuola di fotografia artistica. Sperimenta e pratica diversi processi fotografici storici e alternativi.
E' convinto che:  La Storia è come un pendolo. Va avanti e a volte indietro. Non segue mai un corso progressivo: illudersi che la tecnologia sia sempre miglioramento, che in essa ci sia una sorta di evoluzione naturale delle forme e dell'espressione, è qualcosa di illusorio. I salti della Storia a volte, sono più interessanti delle sue continuità apparenti. Mi intrigano le possibilità espressive che possono derivare dal mescolare tecnologie fotografiche del passato con quelle del presente.


Autore:
Barbara Cattaneo

Titolo:
Fotografia da vedere, toccare e annusare

Materiale:Albumina originale americana  anni 1870-1880, specchio, Cianotipie a doppia stesura, virate al te e al caffè rigorosamente equo e solidale da negativo contemporaneo al collodio. Carte fotografiche di varia natura.
Cera d’api, olio di lavanda, collodio, gelatina fotografica.

Descrizione:
Ho un’autentica ossessione per la materialità della fotografia, dunque ho deciso di giocare con essa, senza intenzione di offenderla, e di donare dei piccoli spunti sensoriali ai visitatori della Wunderkammer.

Nota biografica:
Sono nata nel 1970. Sono restauratrice di materiali librari  (libri, stampe, disegni,  fotografie) e  socia fondatrice di FOTONOMIA – associazione di cultura fotografica.